IL BUG...COME E PERCHE'

Un vecchio adagio recita: "la necessità aguzza l'ingegno"

Probabilmente è quello che ha spinto Horace G. Martin a studiare un tasto che potesse in qualche modo facilitare la vita dei radiotelegrafisti spesso affetti da Glass Arm. L'idea di fondo era quella di una chiave che fosse in grado di creare i punti in maniera autonoma lasciando all'operatore la realizzazione delle linee. Era nato l'AUTOPLEX.

L'unico problema era che le società tipo Western Union e le Poste non acquistavano i manipolatori (prodotti dalla United Electrical Manifacturing Company che intanto Martin aveva creato con Walter Phillips) le cui spese (batterie comprese) erano totalmente a carico dell'operatore. Fu questo uno dei motivi che rimisero in moto l'ingegno di Martin che nel maggio del 1904, presentò il brevetto di un manipolatore completamente automatico che tramite un tasto "a rilascio" permetteva di azionare il pendolo orizzontale dei punti. La vibrazione del pendolo, dava la base per il nome "VIBRO". Ma la presenza di elettromagneti per amplificare la vibrazione e la poca efficienza portarono Martin ad accantonare il progetto.  Per dovere di cronaca, dovremmo comunque dire che mesi prima William Coffe aveva presentato il brevetto del Mecograph che tramite un pendolo, (dapprima verticale divenuto successivamente orizzontale), produceva i punti e con un'altra leva a sinistra invece, produceva le linee. Questo rappresentava il primo vero tasto semiautomatico meccanico.  Ma il secondo  progetto di Martin inglobava la leva, la molla ed il pendolo in un unico pezzo.Il brevetto fu richiesto nel 1906. Il 22 gennaio 1907 veniva brevettato il "the original vibroplex" o "sigle lever". La produzione del Martin Vibroplex, iniziò comunque nel Gennio/febbraio 1905. Il primo annuncio fu pubblicato nel 1905.

Questa in estrema sintesi è la storia di come è nato il fantastico Vibroplex.  La storia dettagliata, ricca di particolari e con le affascinanti informazioni concernenti i vibroplex prodotti successivamente, la potete trovare sull'ottimo  sito di Fabio Bonucci IK0IXI da cui posso dire di aver "studiato" la parte teorica riguardo la storia del vibroplex!